Mamme a 40 anni: è sempre più frequente. L’ultima a darne notizia è la splendida Uma Thurman, incinta del terzo figlio, dal fidanzato Arpad Busson. Prima di lei, sono state moltissime le mamme a 40 anni, belle e famose, soprattutto nostrane: da Monica Bellucci ad Antonella Clerici.
Non solo loro però: anche le donne comuni, soprattutto italiane, fanno sempre più spesso figli a 40 anni.
Se, nelle generazioni precedenti, a 40 anni le donne erano già “sistemate” con figli già grandi, casa e lavoro, e se a 40 anni poteva arrivare un figlio, era il frutto di una sorpresa coniugale.
Oggi, essere mamme a 40 anni è una scelta consapevole.
Le ragioni sono le più svariate. Tra le cause principali, però, c’è un cambiamento dei tempi nella vita di una donna. In Italia, le donne finiscono gli studi abbastanza tardi e si dedicano in prima battuta alla ricerca di un posto di lavoro. Quindi si dedicano alla loro vita professionale, a raggiungere un minimo di sicurezza economica e stabilità: soltanto dopo si dedicano alla costruzione di una vita familiare e a mettere al mondo dei figli.
Il professor Roberto Pani, psicoterapeuta e docente di Psicologia Clinica e Psicopatologia ci ha spiegato che “la situazione economica nei paesi occidentali è in crisi e il desiderio di autonomia richiesta alla donna e spesso dall’uomo, stesso, implica un ritardo e rimando all’idea del concepimento di un figlio, cioè di arricchire la famiglia, quando non è ancora percepita stabile, sia economicamente che psicologicamente”. Spiega il Professor Pani che nelle ultime generazioni “la cultura sociale scandisce i tempi esistenziali con più difficoltà e più lentamente, nel senso che una cosa deve avvenire una alla volta. La precedenza è data alla stabilità della coppia, alla sua economia alla propria indipendenza e autonomia e in ultimo al concepire figli se questo è possibile e non troppo responsabilizzante, quando le condizioni di stabilità non sono robuste”.
Non solo loro però: anche le donne comuni, soprattutto italiane, fanno sempre più spesso figli a 40 anni.
Se, nelle generazioni precedenti, a 40 anni le donne erano già “sistemate” con figli già grandi, casa e lavoro, e se a 40 anni poteva arrivare un figlio, era il frutto di una sorpresa coniugale.
Oggi, essere mamme a 40 anni è una scelta consapevole.
Le ragioni sono le più svariate. Tra le cause principali, però, c’è un cambiamento dei tempi nella vita di una donna. In Italia, le donne finiscono gli studi abbastanza tardi e si dedicano in prima battuta alla ricerca di un posto di lavoro. Quindi si dedicano alla loro vita professionale, a raggiungere un minimo di sicurezza economica e stabilità: soltanto dopo si dedicano alla costruzione di una vita familiare e a mettere al mondo dei figli.
Il professor Roberto Pani, psicoterapeuta e docente di Psicologia Clinica e Psicopatologia ci ha spiegato che “la situazione economica nei paesi occidentali è in crisi e il desiderio di autonomia richiesta alla donna e spesso dall’uomo, stesso, implica un ritardo e rimando all’idea del concepimento di un figlio, cioè di arricchire la famiglia, quando non è ancora percepita stabile, sia economicamente che psicologicamente”. Spiega il Professor Pani che nelle ultime generazioni “la cultura sociale scandisce i tempi esistenziali con più difficoltà e più lentamente, nel senso che una cosa deve avvenire una alla volta. La precedenza è data alla stabilità della coppia, alla sua economia alla propria indipendenza e autonomia e in ultimo al concepire figli se questo è possibile e non troppo responsabilizzante, quando le condizioni di stabilità non sono robuste”.

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